“Stare con i giovani è bellissimo! Ricordare insieme a potenziali futuri medici la straordinaria figura del medico e scienziato ruvese Domenico Cotugno è per me una forte emozione”. Il prof. Gianmaria Ferrazzano, responsabile della Cattedra di Odontoiatria dell’Università Federico II di Napoli, ha salutato così la platea di studentesse e studenti riuniti nell’Auditorium del Liceo Tedone per partecipare ad una giornata di studi dedicata all’opera e alla memoria di Cotugno, ruvestino di nascita, partenopeo d’adozione, europeo di elezione e cultura. L’evento, sostenuto dalla Dirigente Scolastica, prof.ssa Domenica Loiudice, è stato promosso dal Comitato scientifico per le celebrazioni del Bicentenario della morte dell’illustre ruvese, presieduto dal dott. Santi Zizzo. L’iniziativa, dal titolo “La medicina da Cotugno ad oggi”, ha visto la partecipazione di illustri accademici e relatori, tra gli altri, il prof. Lorenzo Lo Muzio Rettore UNIFG, premiato con il conferimento per l’alto contributo al progresso della Medicina e il dott. Filippo Anelli, insignito del conferimento e riconoscimento per l’alto contributo al progresso alla Medicina come Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Bari e per la sua nobile attività a livello locale e Nazionale. Nel suo intervento il dott. Anelli ha ricordato il ruolo chiave rivestito da Cotugno nel rappresentare l’immagine di un medico capace di fondare la passione per la medicina sull’altruismo, ispirandosi fino in fondo a quel giuramento che Ippocrate pronunciò più di duemila anni prima. “Scuole come il Liceo Tedone sono fucine di talenti. Il percorso di potenziamento biomedico triennale, attivo da anni in questo istituto, deve diventare strutturale perché fornisce ai giovani l’opportunità di comprendere se l’interesse per la medicina possa tradursi in vera vocazione”. Ricchi di spunti gli interventi del prof. Domenico Ribatti, Ordinario di Anatomia Umana presso la facoltà di Medicina di Bari che ha discusso di crisi della sanità pubblica e del dott. Gianvito Chiarello che ha parlato di telemedicina e di efficienza della cura. Ospite del convegno il dott. Felice Spaccavento, direttore UOC Cure palliative dell’Asl Bari, che in un appassionato intervento, ha parlato della necessità del tempo di cura tra paziente e medico. Preziose le sue parole: “Ricordate che ci possono essere malattie uguali, ma dietro ogni malattia c’è una persona diversa. Porre al centro la persona: è questa una delle lezioni che lo scienziato ruvese ci ha trasmesso”. Nel corso dell’evento, ci racconta Eufemia Daraio, studentessa della classe 4^C, la platea ha assistito alla proiezione del docufilm “Sulle tracce di Domenico Cotugno” di Marianna Turturo e Michele Pinto che mira a promuovere e diffondere tra le nuove generazioni l’eclettica figura di Cotugno, medico clinico ed epidemiologo, bibliofilo e numismatico.
Nella conclusione la premiazione del concorso letterario La scienza medica secondo Cotugno che ha permesso di far accostare i giovani alla lettura e all’interpretazione di un testo chiave nella storia dell’arte medica, Dello spirito della medicina, pubblicato nel 1774. Ad essere premiate per l’originalità del commento, la ricchezza dei rimandi intertestuali e la valorizzazione del significato epistemologico e deontologico che il testo ha assunto nell’ambito dell’evoluzione moderna dei saperi medici, sono state due studentesse del Liceo Tedone, Martina Di Bitonto e Sara Genisio, frequentanti la classe 4^I. Visibilmente emozionate, le giovani allieve non hanno nascosto il desiderio di seguire le orme del loro illustre conterraneo. “Questo riconoscimento è per noi motivo di soddisfazione. Aver compulsato le inedite opere del celebre medico ruvese è stato molto stimolante. Ringraziamo la Dirigente Scolastica per aver promosso un’iniziativa altamente formativa, gli organizzatori del concorso e la professoressa Claudia Rutigliano, nostra docente di lettere, che ci ha guidate nella fase ideativa e nella ricerca bibliografica”. Premiati anche gli studenti del Convitto nazionale “Cotugno” dell’Aquila e alcuni allievi della scuole secondarie di primo grado ruvesi, tra cui Nicola Di Bitonto che attualmente frequenta la classe 1^C del Liceo Tedone. Un dialogo tra generazioni che l’Hippocrates Neapolitanus ha contribuito a realizzare, insegnandoci a volgere lo sguardo al passato con curiosità e attenzione per costruire insieme il futuro, con caparbietà e impegno nello studio, come ha esortato la dott.ssa Teresa De Francesco, direttrice del Museo del Libro di Ruvo: “Se credete in qualcosa studiate e continuate. Partendo da una provincia remota, armato di buona volontà, Domenico Cotugno ha trovato spazio per decidere della sua vita diventando un luminare della Medicina”.
Per consultare la locandina completa di tutti i momenti ed ospiti della giornata aprire il documento qui di seguito allegato.
Rosaria Bucci