“Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato”.
In questo aforisma di Edgar Allan Poe è sintetizzata l’essenza del viaggio intrapreso dagli studenti Angela, Daniel, Elena, Francesca, Giulia, Nicola, Sara e Valeria.
Accompagnati dalle professoresse Scaringella e Romano, i tedoniani sono stati accolti dalle docenti Vanya Gunova e Lyudmila Vlasakova e dalla Dirigente Scolastica Eleonora Lilova della Akad. Emilian Stanev di Sofia.
L’esperienza di scambio ha permesso ai ragazzi partecipanti di conoscere una cultura slava ricca e antica, tramite sguardi attenti, incuriositi, volenterosi e affamati di novità.
Prati verdi, chiese ortodosse dalle meravigliose cupole, musei ed edifici monumentali conciliano armonicamente l’Occidente e l’Oriente.
I partecipanti hanno avuto l’opportunità di assistere a interessanti laboratori interdisciplinari di biologia, dalla genetica forense all’influenza positiva delle danze popolari sugli “ormoni della felicità”, dalla visita al giardino botanico alla pratica di visualizzazione per sostenere le attività mnestiche. Le lezioni di scienze e lingue si sono alternate alle uscite didattiche, tra cui quella a Koprivštica, e alle visite al museo di storia nazionale, uno dei più ricchi al mondo, oltre che a luoghi di culto affascinanti come la Chiesa di Boyana (patrimonio dell’umanità) e la Cattedrale di Aleksandr Nevskij.
“Siamo tutti viaggiatori nati. Abbiamo polvere di stelle nelle vene, cartine geografiche con strade d’argento negli occhi e istruzioni per viaggiare fino ad Andromeda”.
Rosaria Bucci