Ricca e intensa l’esperienza formativa del gemellaggio tra il Tedone e il liceo Nelson Mandela di Marsiglia. Accompagnati dalla prof.ssa Maria Chiapperini e dal prof. Domenico Tamborra, le alunne e gli alunni delle classi 3^E, 3^F, 4^E, 4^F, hanno vissuto l’incontro tra due realtà scolastiche e culturali diverse, superando la difficoltà di comunicare in una lingua straniera, vivere nuove sfide e costruire nuove amicizie.
Il viaggio a Marsiglia ha aperto le porte al sistema scolastico francese, che presenta sostanziali differenze rispetto a quello italiano: dopo aver superato “le collège”, della durata di quattro anni e assimilabile alla nostra scuola media, gli studenti sono chiamati a frequentare tre anni di “lycée”, di cui l’ultimo di specialistica, in francese “terminale”. Alla fine di tale percorso, le alunne e gli alunni affrontano l’esame per il conseguimento del cosiddetto “Baccalauréat”, il diploma necessario per l’accesso all’università, conseguito anche dalle classi del Liceo Linguistico del Tedone.
“Trovarsi in un’altra nazione e vivere con famiglie del posto ha rappresentato per noi la possibilità di vivere nuove sfide e praticare la lingua francese. Ho trovato la città di Marsiglia molto affascinante e ben servita dai mezzi di trasporto pubblico”, ci racconta Francesca Vangi, studentessa della classe IVE. “Sia l’esperienza a scuola che l’esplorazione del territorio mi hanno affascinato”, ci fa sapere Giuseppe Scaringella della classe IVF. “Il differente metodo di insegnamento con docenti, in movimento nell’aula, che schematizzavano alla lavagna ogni concetto espresso, ci ha coinvolto molto. Gli spazi ci sono sembrati più grandi, con sale adibite alla ricreazione, all’attività coreutica e sportiva, con campi da calcio, una ricca biblioteca e una vasta sala mensa, luogo di autentica socializzazione”. Il gemellaggio è stata una vera e propria lezione di vita, che ha insegnato il valore di aprirsi all’altro e al diverso, il valore della cooperazione, la reciproca consapevolezza, per costruire un futuro in cui la cultura, l’educazione e le amicizie non abbiano confini.
Rosaria Bucci